«Dio affida l’essere umano alla donna» (cf. MD, 30)

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COMUNICATO STAMPA
«Dio affida l’essere umano alla donna» (cf. MD, 30)
Seminario di studio organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici
Palazzo San Calisto, Città del Vaticano, 10 -12 ottobre 2013.

«Dio affida l’essere umano alla donna» (cf. MD, 30): un’affermazione forte e piena di significato contenuta nella lettera apostolica Mulieris dignitatem del Beato Papa Giovanni Paolo II, pubblicata il 15 agosto 1988, ma, forse, non abbastanza “afferrata” e studiata in questi anni, è stata scelta per dare il titolo al Seminario di studio organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici che si terrà a Roma, nei giorni 10-12 ottobre prossimi.

Nel venticinquesimo anniversario della pubblicazione della lettera apostolica sulla dignità e la vocazione della donna, il Pontificio Consiglio per i Laici vuole proporre una rinnovata riflessione su questo importante documento. Va ricordato che la Mulieris dignitatem è stata scritta subito dopo il Sinodo sulla vocazione e missione dei laici nella chiesa e nel mondo, celebrato nel 1987, raccogliendo una richiesta scaturita dall’aula sinodale di considerare i fondamenti antropologici e teologici della condizione femminile come fondamento imprescindibile per ogni novità da attuare nella vita della Chiesa. L’Esortazione apostolica post-sinodale Christifideles Laici, pubblicata poco dopo la Mulieris dignitatem, contiene il monito: «E' del tutto necessario passare dal riconoscimento teorico della presenza attiva e responsabile della donna nella Chiesa alla realizzazione pratica. … il nuovo Codice di Diritto Canonico contiene molteplici disposizioni sulla partecipazione della donna alla vita e alla missione della Chiesa: sono disposizioni che esigono d'essere più comunemente conosciute e, sia pure secondo le diverse sensibilità culturali e opportunità pastorali, attuate con maggiore tempestività e risoluzione.» (ChL, 51).

Oggi si sente ancor più l’urgenza di mettere in pratica gli auspici del sinodo per una più attiva partecipazione della donna nella vita e nella missione della Chiesa: attualizzare le riflessioni di questi documenti offrirà importanti indicazioni sulla strada da percorrere, contribuendo così anche a rispondere agli appelli di Papa Francesco in questo senso.

La frase che dà il titolo al Seminario va letta nel suo contesto, per coglierne appieno il senso: «La forza morale della donna, la sua forza spirituale – scriveva il Beato Giovanni Paolo II – si unisce con la consapevolezza che Dio le affida in un modo speciale l'uomo, l'essere umano. Naturalmente, Dio affida ogni uomo a tutti e a ciascuno. Tuttavia, questo affidamento riguarda in modo speciale la donna – proprio a motivo della sua femminilità – ed esso decide in particolare della sua vocazione» (MD, 30).

Negli ultimi venticinque anni la presenza e la partecipazione della donna nella vita sociale, economica, culturale e politica si sono gradualmente incrementate in tutto il mondo. Allo stesso tempo, però, abbiamo assistito alla crescita di una grave crisi antropologica mondiale opportunamente denunciata da Papa Benedetto XVI, che ha rilevato come gli uomini del nostro tempo soffrano di uno “strano odio di se stessi”, che si traduce nelle molteplici espressioni di malessere che stanno davanti agli occhi di tutti.

Nella Santa Messa per l’inizio del suo Pontificato, Papa Francesco chiamava tutti, uomini e donne, a «essere “custodi” del creato, del disegno di Dio iscritto nella natura, a essere custodi l’uno dell’altro e dell’ambiente» (Omelia nella Santa Messa per l’inizio del Ministero petrino, 19 marzo 2013). La custodia dell’umano, lungi dall’essere un peso imposto dall’esterno, è in realtà un’occasione di realizzazione personale quando viene assunta nella libertà dell’amore. Inoltre, in diversi recenti interventi, Papa Francesco ha messo in risalto che la fecondità è componente essenziale della realizzazione personale di tutti, uomini e donne; la fecondità è fatta di quel «dono sincero di sé» (GS 24) che è vocazione di ogni persona umana, vissuta tuttavia nei modi peculiari del femminile e del maschile. Purtroppo, alcune ideologie hanno fatto perdere di vista la verità e la ricchezza della fecondità propria della donna; una ricchezza che, tuttavia, di fatto, viene vissuta gioiosamente da molte donne nei diversi stati di vita e in diversi contesti geografici e sociali.

Al Seminario, promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, partecipano esperti e rappresentanti di associazioni e movimenti, provenienti da 25 paesi, 39 associazioni e movimenti ecclesiali, 22 diverse aree professionali: teologi, filosofi, educatori, docenti universitari, giornalisti, storici, medici, avvocati, artisti, ingegneri, ecc. Si tratta di un gruppo assai variegato di donne e uomini che potranno dialogare insieme, “nella Chiesa e come Chiesa”, sulle nuove sfide ed elaborare risposte adeguate partendo dalla dignità e vocazione donata da Dio a ogni donna e ogni uomo.

Quelli del Seminario saranno giorni intensi e laboriosi che, con l’aiuto di Dio, permetteranno a ciascun partecipante di impegnarsi a fondo e dare il proprio contributo per chiarire il valore unico del ruolo della donna nella salvaguardia dell’humanum.

Sono previsti i seguenti interventi e panel:

Giovedì 10 ottobre

  • Conferenza: «Dio affida l’essere umano in modo speciale alla donna» (MD, 30): una grande intuizione di Giovanni Paolo II, Mons. Livio Melina (Italia, Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia).

  • Conferenza: I mutamenti storici dell’“immagine” della donna: la donna di oggi ha rinunciato al suo ruolo? Prof.ssa Helen Alvaré (U.S.A., docente di giurisprudenza presso la George Mason School of Law, co-ideatrice dell’iniziativa Women Speak for Themselves in difesa della libertà religiosa).

  • Panel: Le molte facce dell’odierna crisi culturale: nuove sfide e il loro rapporto con la vocazione della donna

Che bilancio fare della rivoluzione sessuale quaranta anni dopo? Prof.ssa Lucetta Scaraffia (Italia, Docente di storia contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza, collabora con L’Osservatore Romano e ne coordina l’inserto Donna, Chiesa, Mondo).

Crisi d’identità dell’uomo e della donna (ideologia di gender), Prof.ssa Ángela Aparisi (Spagna, Docente di filosofia del diritto presso l’Università di Navarra, ha pubblicato diversi studi sull’ideologia di gender).

Donna e cultura di morte: aborto, contraccezione, fine vita, Dott.sa Ligaya Acosta (Filippine, Direttore Regionale per Asia e Oceania di Human Life International)

Comprendere l’emergenza educativa, Prof. Franco Nembrini (Italia, Rettore del Centro scolastico La Traccia)

Quando la legge è alleata del soggettivismo etico, Prof.ssa Gabriella Gambino (Italia, Ricercatrice in filosofia del diritto presso l’Università di Roma Tor Vergata e docente di bioetica e filosofia del diritto in diversi centri universitari).

Venerdì 11 ottobre

  • Conferenza: Il ruolo della donna nella costruzione della civiltà dell’amore alla luce del Magistero, Dott.sa Jocelyne Khoueiry (Libano, Co-fondatrice del movimento femminile cattolico “La Libanaise-Femme du 31 Mai” e del Centro Giovanni Paolo II per servizi sociali e culturali).

  • Panel: Principi a salvaguardia dell’humanum

Natura e identità umana: concetti da recuperare? Prof. Don Gilfredo Marengo (Italia, Docente di Antropologia Teologica presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia).

La differenza sessuale e il concetto di persona, Prof.ssa Giorgia Salatiello (Italia, Professore Ordinario presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Gregoriana).

Come proporre le principali questioni di etica in una società liquida? Prof.ssa Oana Gotia (Romania, Professoressa incaricata di Teologia Morale Speciale presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia).

  • Panel: Proposte per una nuova civiltà dell’amore

La visione cristiana della sessualità, Dott.ssa Vicki Thorn (U.S.A., Fondatrice del Project Rachel per guarire le ferite del post-aborto e impegnata nella formazione di giovani sui temi della sessualità e affettività).

Identità maschili e femminili mature, Dott.sa Costanza Miriano (Italia, Giornalista alla RAI, scrittrice di libri e blog, madre di famiglia).

Ritrovare il valore della maternità, Dott.sa Marisa Lucarini (Italia, Assistente Commercialista e madre di famiglia).

Educare a vivere la vita come dono di sé, Dott.sa Virginia Parodi (Argentina, Officiale della Congregazione per le Cause dei Santi con ampia esperienza nel campo della formazione giovanile).

Per una tutela giuridica della vita e della famiglia, Dott.sa Jane Wathuta (Kenya, Dottoranda in Bioetica, Diritti umani e Salute pubblica al Campus Biomedico di Roma).

È previsto che i partecipanti siano ricevuti in Udienza speciale da Papa Francesco la mattina di sabato 12 ottobre. 

Per ulteriori informazioni: Stefano De Pasquale Ceratti sdepasquale@laity.va

Magistero Pontificio

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