Movimenti e nuove comunità e l'Anno della fede

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L’inizio dell’Anno della fede è alle porte e movimenti e nuove comunità si sono già attivati per la promozione di una rifles­sione approfondita e di programmi adeguati che li vedranno direttamente coinvolti, sia nell’organizzazione di eventi, ma anche e soprattutto in quanto luoghi dove itinerari specifici di fede, generati dai rispettivi carismi, permettono la ri­nascita e la crescita di cristiani solidi e stabili.

Questo è quanto emerso dalla riunione annua­le dei delegati dei movimenti e nuove comunità internazionali maggiormente diffusi nel mondo, invitati dal Pontificio Consiglio il 27 giugno 2012 nell’aula magna del dicastero. L’incontro ha visto la partecipazione di trentadue diverse realtà, per un totale di oltre sessanta persone.

« Questi nuovi carismi – ha detto il cardina­le Stanisław Ryłko salutando i presenti – sono uno dei frutti preziosi del Concilio, della sua rinnovata ecclesiologia e teologia del laicato. Anche se alcuni dei movimenti sono nati prima, solo il Concilio ha permesso di comprendere la vera portata ecclesiologica di queste realtà. Per­tanto, l’anniversario del 50° di apertura del Concilio, che l’Anno della fede vuole celebrare, ci è particolarmente caro ».

Nella sua introduzione il cardinale si è soffermato molto sulla crisi di fede che la società occidentale contemporanea sta attraversando, e che trova nel Santo Padre Benedetto XVI un attento osservatore capace di analizzarne le cause e di prevederne le drammatiche conseguenze.

In questo contesto, l’Anno della fede «è un invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore » (Porta fidei, n. 6), occasione di ripensamento della propria fede, di nuovo annuncio da offrire a chi l’ha abbandonata.

Come si pongono movimenti e nuove co­munità di fronte a ciò? Dall’osservatorio privi­legiato di questo dicastero, "casa comune" di movimenti e nuove comunità, il cardinale Ryłko ha delineato alcune caratteristiche tipiche di queste nuove realtà ecclesiali che ne fanno dei luoghi di scoperta della fede. In molti casi, il lo­ro percorso di formazione parte dall’incontro con Dio, da una vera e propria conversione. Anche l’appartenenza totalizzante che abbrac­cia tutta la vita, tutta la persona, è importante, perché fa scaturire l’unità tra la fede e la vita. Inoltre, c’è il "fattore comunità" che è determi­nante. «Oggi un cristiano da solo – ha detto il cardinale Ryłko – rischia di perdersi, di essere schiacciato dai tanti messaggi anti­evangelizza­zione».

Ma davanti alla novità portata da queste nuove realtà, il cardinale ha voluto esortare i presenti a non dare nulla per scontato. «Nessun metodo è di efficacia garantita. È sempre in gioco la nostra libertà. Dietro i bellissimi frutti di fede coraggiosa, di fede missionaria che por­tate ci deve essere sempre un grande lavoro di preghiera, di ascolto della parola di Dio».

Gli interventi dei presenti hanno mostrato di avere chiarezza su ciò che è più necessario af­finché l’uomo contemporaneo riscopra le fonti genuine della fede. Le iniziative di movimenti e nuove comunità, da quanto è emerso, si concen­treranno infatti non tanto su momenti o eventi celebrativi, quanto sull’approfondimento di ciò che già viene attuato, tenendo conto dei temi dell’Anno della fede, ciascuno secondo il pro­prio carisma e metodo: e allora c’è chi si impe­gnerà ad approfondire i documenti del Concilio e a proporre il Catechismo della Chiesa cattoli­ca nei propri programmi formativi tradizionali, chi a promuovere incontri e veglie di preghiera, "scuole della fede" o cammini e ritiri specifici per chi si avvicina alla fede, chi si impegnerà in missioni specifiche nella scuola e negli ambien­ti di lavoro, proponendo incontri di testimo­nianze.

Per la vigilia di Pentecoste (18 maggio 2013) il calendario dell’Anno della fede preve­de una veglia di preghiera in piazza San Pietro con i movimenti e le nuove comunità. Il cardi­nale Ryłko ha assicurato i presenti che saranno tenuti informati sull’organizzazione dell’evento affinché siano coinvolte tutte le varie realtà.

Card. Stanisław Ryłko - Aula magna del PCpL, 27 giugno 2012 - Intervento introduttivo all'incontro con i delegati dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità
Zenit.org - Intervista al sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici, mons. Miguel Delgado

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