Nei giorni in cui San Giovanni Paolo II stava per lasciarci, si alzava per Lui al cielo una preghiera corale di dimensioni planetarie... Ricordiamo tutti piazza San Pietro gremita di gente proveniente da vari Paesi del mondo, i numerosi giovani, che lui tanto aveva amato… Tutti con le lacrime agli occhi, tutti raccolti in preghiera… C’erano anche non cattolici, non credenti, per i quali Giovanni Paolo II era divenuto comunque un punto di riferimento… Alle nove di sera di quel 2 aprile 2005, dieci anni fa, giunse la notizia del suo ritorno alla casa del Padre… In quel momento, mi trovavo lì, nell’appartamento del Santo Padre, accanto a lui. Poco prima, verso le otto di sera, dopo i primi vespri della domenica, avevamo concelebrato l’Eucaristia nella sua camera da letto: l’ultima Eucaristia di San Giovanni Paolo II su questa terra... Non potrò mai dimenticare quei momenti che rimarranno scolpiti nel mio cuore e il silenzio orante che seguì. Eravamo alla vigilia della festa della Divina Misericordia - festa da lui voluta e istituita nella Chiesa, seguendo le indicazioni di Santa Faustina Kowalska... E credo che questa non sia stata una semplice coincidenza cronologica, un puro caso! Penso che Dio stesso abbia voluto darci in questo modo una chiave di lettura della vita e del pontificato di questo Papa. San Giovanni Paolo II è stato veramente l’apostolo della Divina Misericordia! Autore dell’Enciclica Dives in misericordia (1980), ha scritto in proposito: «La Chiesa vive una vita autentica, quando professa e proclama la misericordia - il più stupendo attributo del Creatore e del Redentore - e quando accosta gli uomini alle fonti della misericordia del Salvatore di cui essa è depositaria e dispensatrice...» (n. 13). San Giovanni Paolo II e la Divina Misericordia: è lui che ha beatificato e canonizzato Suor Faustina Kowalska – l’apostola della Divina Misericordia; è lui che ha istituto - come abbiamo detto - la festa della Divina Misericordia nella Chiesa (che si celebra la Seconda Domenica di Pasqua!); è lui che ha inaugurato il Santuario di Gesù Misericordioso a Cracovia-Łagiewniki nel 2002 e che, in quell’occasione, ha affidato solennemente il mondo alla Divina Misericordia: «In questo Santuario, voglio solennemente affidare il mondo alla Divina Misericordia [...] Bisogna accendere questa scintilla della grazia di Dio. Bisogna trasmettere al mondo questo fuoco della misericordia. Nella misericordia di Dio il mondo troverà la pace, e l’uomo la felicità!» (Omelia della Messa di dedicazione del Santuario della Divina Misericordia, 17 agosto 2002).

Credo che in vista del futuro Anno Santo della Misericordia, un Giubileo Straordinario, annunciato di recente dal Santo Padre Francesco, valga la pena richiamare questa grande intuizione e consegna di Papa Wojtyla… E della misericordia e di Giovanni Paolo II Papa Francesco ha parlato, quando lo scorso anno si è rivolto ai parroci della diocesi di Roma: «Questa è stata un’intuizione di Giovanni Paolo II. Lui ha avuto il “fiuto” che questo era il tempo della misericordia [...] Nella sua preghiera ha avuto questa intuizione [...] Oggi dimentichiamo tutto troppo in fretta, anche il Magistero della Chiesa! In parte è inevitabile, ma i grandi contenuti, le grandi intuizioni e le consegne lasciate al popolo di Dio non possiamo dimenticarle. E questa della Divina Misericordia è una di queste. È una consegna che lui ci ha dato, ma che viene dall’alto...» (Discorso ai parroci di Roma, 6 marzo 2014).

In maniera provvidenziale, il tema della misericordia ritorna anche nella prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia 2016: “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia” (Mt 5,7), un raduno che avrà due punti di gravitazione: il Santuario della Divina Misericordia e il Santuario di San Giovanni Paolo II a Cracovia...